LA QUALITÀ DEL RICOSTRUITO NON È DA MENO
05 febbraio 2019
Tenuta di strada e sicurezza sono garantite: anche OFF ROAD e AEREI ne hanno scoperto i vantaggi
Tenuta di strada e sicurezza sono così garantite che anche i mezzi off road e gli aerei ne hanno scoperto i vantaggi. In più sono green e costano meno di quelli nuovi. Sono l'alternativa economica e l’investimento più efficiente che possiate fare per il vostro mezzo su strada. Stiamo parlando delle gomme ricostruite: una qualità davvero reale o nasconde qualche difetto?
Per capirci, gli pneumatici ricostruiti sono gomme usate a cui viene applicato un nuovo battistrada.
In tutto questo l’Italia, è bene dirlo, è un paese all’avanguardia per quanto riguarda la raccolta e la gestione degli pneumatici fuori uso, ma questo sarà argomento di un altro post.
Quello che a noi interessa, ora, è spiegarvi che gli pneumatici ricostruiti sono la prima fase del processo di riciclaggio, infatti, non solo fanno bene all’ambiente perché evitano di sfruttare le materie prime, riciclando materiale già presente all’interno nel ciclo di produzione, ma sono anche di ottima qualità. Senza dimenticare il basso impatto ambientale dato che l’energia necessaria per produrre gli pneumatici riciclati è fino al 70 per cento inferiore rispetto a quella usata.
In termini di eco-sostenibilità basti pensare che per la produzione di un singolo pneumatico nuovo vengono consumati tra i 20 e i 28 litri di greggio, mentre per gli pneumatici ricostruiti servono circa 5,5 litri. Inoltre, con la ricostruzione, si preserva complessivamente circa l’80% del vecchio pneumatico, evitando così l’eliminazione anticipata in discarica. Se usassimo il petrolio come unità di misura energetica per fare il confronto, una gomma ricostruita richiederebbe solo 5,5 litri di petrolio contro i 20-28 litri per una gomma nuova.
Inoltre, il grado di sicurezza garantito dagli pneumatici ricostruiti è lo stesso delle gomme nuove, considerando anche i rigidissimi controlli previsti dalle norme stabilite dall’Unione europea. C’è però un vantaggio concreto in più: costano meno. Il prezzo di un copertone ricostruito, per esempio, può arrivare fino alla metà di uno nuovo, permettendo così un notevole risparmio.
Ma come fare per riconoscerli? Per sapere se si stanno acquistando pneumatici ricostruiti è bene verificare la presenza dell’omologazione agli standard europei.
Sarà quindi necessario controllare che:
- sul fianco della gomma sia stampato il codice 108 R e sia presente la lettera “E” posizionata all’interno di un cerchio seguita da una cifra a sei numeri;
- sia stampata la sigla “Ricostruito” o “Retread”, oltre al nome del ricostruttore, alla settimana e all’anno di ricostruzione.
E’ comunque bene tenere a mente che per il Codice della strada, lo spessore del battistrada deve essere di minimo 1,6 mm sull’intera superficie e che su ogni asse devono essere montati gli stessi pneumatici. Sempre secondo le norme, la misura indicata sul libretto di circolazione è vincolante, tagli e lacerazioni sui fianchi dello pneumatico possono essere pericolosi se hanno intaccato le "tele" della struttura.
E se ancora nutrite dei dubbi un altro punto a favore della tenuta di strada e della sicurezza è la notizia che sei aerei su sette volano con pneumatici ricostruiti. E non si tratta solo di aerei privati e turistici, perché a utilizzarli sono anche le compagnie aeree. Questo è un dato ufficializzato dall’Associazione italiana ricostruttori pneumatici (Airp), con riferimento ai numeri forniti dal Trib (Tire retread & repair information bureau). Sicuri al punto che mediamente 6 aerei su 7 sono muniti di pneumatici ricostruiti, dato il veloce consumo del battistrada e la modalità con cui gli pneumatici per aerei vengono utilizzati, pur mantenendo la struttura portante integra. E così, grazie alla ricostruzione, è possibile dotare le strutture portanti usate di un nuovo battistrada.
Rimanendo “con i piedi per terra”, gli pneumatici ricostruiti di qualità certificata possono rappresentare una soluzione vincente anche per tutti coloro che utilizzano per lavoro un veicolo fuoristrada (per edilizia, la cantieristica, l’agricoltura, il soccorso e la protezione civile) pneumatici ricostruiti. Quelli di ultima generazione dichiarano di abbattere i costi di circa il 40% rispetto ad analoghi prodotti nuovi. O semplicemente soddisfano le esigenze di chi cerca il piacere di guida nel fuoristrada, anche estremo, senza nulla perdere in fatto di prestazioni, tenuta di strada e sicurezza. Performanti ed adatti a tutte le superfici, alcune tipologie, superano gli stessi test di laboratorio previsti per l’omologazione degli pneumatici nuovi, e vengono scelti e utilizzati dagli stessi piloti nei campionati di rally e rally cross.
Nel caso, invece, che si tratti di pneumatici non più recuperabili, e quindi fuori uso, il ciclo di vita della gomma viene completato e concretizza i principi dell'economia circolare: la fibra di gomma riciclata diventa così materia prima con cui realizzare manufatti, usati in diversi ambiti. La rinascita della gomma, così come vista da Salvadori www.salvadori.com/retreading/it/pavimentazione-antitrauma/, prevede un’offerta molto ampia e comprende la pavimentazione antitrauma per parchi pubblici, piscine e aree gioco per bambini. Inoltre offre specifiche piastre in gomma utilizzabili nei box per cavalli, nei poligoni di tiro e nelle palestre. Anche di questo parleremo in un prossimo post…